
Con l’avvio dell’anno scolastico ecco tornare puntuale il problema della pediculosi, meglio conosciuta, a livello popolare, come il problema dei “pidocchi”.
La pediculosi è una parassitosi che può colpire diverse parti della cute. La più celebre e diffusa, è la variante Pediculus humanus capitis, che colpisce il cuoio capelluto (le dimensioni degli artropodi sono di 2-4 mm), solitamente tra i ragazzi e le ragazze in età scolare. Questi parassiti possono infestare il capo di qualsiasi persona, e ciò indipendentemente dal ceto sociale , dal gruppo o razza di appartenenza, risulta quindi completamente priva di fondamento la credenza popolare per cui il pidocchio sia in necessario collegamento con l’igiene personale della persona.
La sintomatologia tipica prevede diffuso prurito alla testa e piccole lesioni che circoscrivono il luogo dove è avvenuta la puntura dell’artropode maturo, oltre alle lesioni auto inferte per il continuo sfregamento della cute dovuto alla ricerca di sollievo. Solo in casi gravi si arriva a eritemi, infezione e tumefazione.
A tal proposito è importante che i genitori avvisino immediatamente la scuola in caso di pediculosi conclamata, per permettere agli altri genitori ed al corpo docente di affrontare la situazione nel migliore dei modi. Solo con la collaborazione di tutti è possibile arrestare la trasmissione del “Pediculus capitis”.

Una buona profilassi e verifica che possono attuare i genitori, è quella di controllare giornalmente i capelli dei propri figli usando anche lenti di ingrandimento e pettini a denti fitti. Nel caso siano stati trovati “pidocchi” o uova vitali (chiamate “lendini”) bisogna procedere subito al trattamento utilizzando apposite spume, creme, gel o polveri di conprovata efficacia che si possono acquistare in farmacia. Questi prodotti non sono pericolosi, e possono debellare il grosso degli artropodi presenti sulla testa.
Dopo il trattamento d’urto con questi prodotti, occorrerà continuare a controllare regolarmente la testa dei ragazzi, asportando con il pettine fitto uova residue e/o pidocchi morti.
Dopo circa dieci giorni è suggerito ripetere il trattamento iniziale a base di spume, creme, gel e polveri, per stroncare definitivamente gli eventuali artropodi ancora vitali o sopravvissuti. E’ importatissimo anche lavare le lenzuola, le federe, i cuscini, gli asciugamani e tutti capi di vestiario che sono stati a contatto con i capelli “infetti”. Il controllo ed eventualmente il trattamento va esteso a tutti i membri della famiglia.